Curcio Medie

Gli ambienti familiari, i mestieri, le strade della città, gli avvenimenti della politica costituivano un repertorio che, arricchito continuamente con nuovi documenti, che gli operatori Lumière giravano nel corso delle loro peregrinazioni (riuscivano perfino a proiettare la sera scene riprese il mattino), richiamava un pubblico appartenente a tutte le classi sociali.

Questo cinema era apprezzato anche presso le principali corti europee, che diventavano esse stesse oggetto di ripresa, sicché per la prima volta la gente che non aveva mai visto da vicino capi di governo e sovrani poteva soddisfare la sua curiosità.

La proiezione era in genere completata dall’accompagnamento musicale, eseguito per lo più dal vivo da pianisti o da piccole orchestre; ed era spesso inserita nel programma di un locale accanto ad altri «numeri», oppure trovava ospitalità nei baracconi e nei carrozzoni delle fiere.

L’avventura degli operatori Lumière, eroi sconosciuti di una vera e propria epopea, durò pochi anni. La concorrenza si fece ben presto più agguerrita: vennero messi a punto apparecchi tecnicamente più perfetti, furono prodotti film a soggetto ricchi di fantasia e di inventiva (che conquistarono il pubblico facendo apparire superati quelli dei Lumière) e il cinema ebbe, finalmente, le sue sale stabili.