Curcio Medie

Papa emerito (1927-)

Nato a Markt am Inn, in Baviera, dopo i primi studi in seminario è arruolato nell’Esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale. Finita la guerra si laurea in filosofia e, nel 1951, è ordinato sacerdote. Dal 1959 insegna Teologia in diverse Università tedesche tra cui Bonn, Münster, Tubinga e infine Ratisbona. Nel 1977 diventa prima vescovo di Monaco e Frisinga, poi cardinale e, in tale veste, partecipa ai conclavi per l’elezione di Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Nel 1981 papa Giovanni Paolo II lo nomina prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, l’organo della Santa Sede che si occupa di vigilare sulla correttezza della dottrina cattolica, carica che mantiene fino all’elezione a pontefice.

Diviene papa nel 2005 col nome di Benedetto XVI, ma già durante l’omelia per i funerali del predecessore, che presiede in qualità di decano del Sacro collegio, pronuncia quello che è considerato un discorso programmatico del futuro pontificato, parlando di “pericolosa dittatura del relativismo”. Posizioni conservatrici traspaiono già dai suoi scritti, soprattutto riguardo alla morale sessuale: nel 1985 firma il documento intitolato Cura pastorale delle persone omosessuali, in cui si definisce l’omosessualità una “condizione oggettivamente disordinata”, tesi ribadita nel 2005 quando la Chiesa proibisce l’ingresso in seminario agli omosessuali; nel Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica condanna, tra l’altro, la contraccezione e la fecondazione assistita; in occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS del 2005 dichiara che l’unica soluzione all’epidemia è la castità; più volte invita i Governi, in particolare quello italiano, a non legiferare a favore di coppie di fatto, aborto, eutanasia, e condanna quelli che lo fanno.

A tali posizioni conservatrici si contrappone la prosecuzione dell’opera, avviata da Giovanni Paolo II, di dialogo con le altre religioni, in particolare con i cattolici tradizionalisti, revocando la scomunica ai vescovi lefevbriani, con gli ebrei, i musulmani e gli anglicani tradizionalisti.

Il ritorno a una spiritualità e a una liturgia maggiormente legate alla tradizione millenaria della Chiesa è uno dei punti centrali del pontificato di Benedetto XVI: nel 2007 promulga motu proprio un documento che dà la possibilità a qualunque sacerdote cattolico di celebrare, entro precise condizioni, la messa secondo il rito romano antico (in latino) con il Messale romano del Concilio di Trento.