Curcio Medie

Attualmente, in determinate attività industriali vengono utilizzati prodotti radioattivi e chimici altamente tossici per l’organismo umano. Sebbene nei reattori nucleari queste attività si svolgono adottando severe precauzioni, al fine di evitare rischi per i lavoratori e per le popolazioni vicine, si sono purtroppo verificati incidenti che hanno provocato vittime. Inoltre le radiazioni nucleari, prodotte dai questo tipo di prodotti, hanno la caratteristica di potersi diffondere attraverso l’aria, l’acqua e gli alimenti, colpendo anche individui che si trovano a molti chilometri di distanza dal luogo dell’incidente, e gli effetti si possono manifestare persino molti anni dopo.

Una centrale per la produzione di energia nucleare.

Determinati prodotti radioattivi e chimici vengono utilizzati anche per attività belliche e costituiscono il tipo di armamento più letale attualmente esistente. In questo caso, gli effetti di tali sostanze sono ancora maggiori, in quanto vengono utilizzate espressamente le sostanze più nocive e in quantità elevate. In un’esplosione nucleare si verificano anche altri effetti, come la forza dell’onda espansiva (che causa traumi molto gravi), l’effetto termico (che provoca ustioni anche in persone distanti alcuni chilometri dal centro dell’esplosione), e soprattutto gli effetti delle radiazioni, che si possono diffondere per centinaia di chilometri dal luogo in cui è avvenuta l’esplosione.

Azione preventiva e immediata
Se si dispone di un tempo sufficiente per prevederne l’azione, si possono adottare alcune misure utili per proteggersi dagli agenti radioattivi e chimici. Il luogo più sicuro per salvarsi è un rifugio appositamente preparato, che può essere chiuso ermeticamente e che è dotato di un sistema di filtrazione dell’aria e, nel caso di agenti nucleari, ha pareti sufficientemente spesse e costruite con un materiale che impedisce il passaggio delle radiazioni. Se non si può accedere a questi rifugi, conviene recarsi in un sotterraneo e chiudere bene tutte le aperture che vi sono, sigillando le porte e le finestre, e rafforzandole con sacchi di sabbia o con i materiali comunque disponibili. Se non si può accedere neanche ad un sotterraneo, conviene rifugiarsi al pianterreno dell’edificio, preferibilmente in una stanza interna, adottando le stesse precauzioni. Nel caso in cui si preveda un’esplosione, si può montare un piccolo rifugio all’interno della stanza, per esempio sotto un tavolo protetto ai lati da altri materiali.
Nel momento in cui si verifica un’esplosione nucleare, bisogna evitare di guardare il centro dell’esplosione, perché la luce potrebbe causare gravi lesioni oculari in soggetti anche molto lontani. Per ridurre gli effetti dell’onda esplosiva e dell’ondata di calore, conviene mettersi dietro ad una formazione spessa, preferibilmente di cemento armato, e distendersi a terra a pancia in giù. Per evitare la contaminazione da particelle radioattive o da prodotti chimici, può essere utile coprirsi con un telo il più spesso possibile.
Per proteggersi dagli agenti chimici e dalle particelle radioattive che possono rimanere sospese nell’aria dopo un incidente o un’esplosione nucleare, si possono usare maschere antigas, che coprono tutta la faccia e hanno un dispositivo per filtrare l’aria. Per proteggere il corpo si può utilizzare un vestito speciale completamente impermeabile ed ermetico. Se non si dispone di questo equipaggiamento, è assolutamente indispensabile recarsi in una zona non contaminata, conviene coprirsi con il maggior numero possibile di capi, chiudendone ermeticamente le aperture, per esempio con nastro adesivo. Conviene anche usare guanti e coprire la testa. Bisogna proteggersi gli occhi con occhiali che si adattino ermeticamente, come le maschere subacquee. Bisogna respirare il meno possibile e attraverso una maschera con filtro o un fazzoletto piegato.
Dopo un’esplosione nucleare o un attacco chimico, o nel momento in cui si viene a conoscenza di un incidente causato da questo tipo di agenti, conviene cercare il più presto possibile un rifugio che abbia le caratteristiche descritte, e rimanervi fino a che si ha notizia del passato pericolo. I prodotti chimici e le particelle radioattive possono rimanere nell’aria per diverso tempo. Durante questo periodo bisogna evitare di consumare acqua e alimenti che potrebbero essere stati contaminati, facendo esclusivamente uso di prodotti in scatola.
In caso di estrema necessità, se si devono utilizzare alimenti che sono stati esposti all’aria, bisogna ricordare alcune cose. Degli alimenti di origine vegetale bisogna consumare soprattutto le parti che erano sotto terra. A quelli di origine animale bisogna togliere la pelle, il tessuto sottocutaneo, i visceri e la carne vicina alle ossa, che rappresentano le sedi dove maggiormente si concentrano le radiazioni. L’acqua deve essere preferibilmente ottenuta da sorgenti profonde.

Primi soccorsi alle persone esposte ad agenti chimici
Qualsiasi persona che sia stata contaminata da prodotti chimici tossici o da sostanze radioattive deve essere sottoposta il più presto possibile ad un processo di decontaminazione, anche se apparentemente ella non presenta alcun disturbo. A tal fine, il soggetto deve togliersi tutti i vestiti che indossa e che verranno riposti in una borsa di plastica chiusa. Poi deve sottoporsi ad una doccia sotto l’acqua corrente, facendo attenzione a lavare bene tutte le parti del corpo, se possibile usando anche sapone. Bisogna irrorare anche l’interno dei meati acustici, delle cavità nasali, della bocca e degli occhi.
Dopo la decontaminazione si devono prestare le prime cure alle lesioni che il soggetto può aver subito. Bisogna pulire con molta cura le ferite che possono risultare fortemente contaminate.

Ustioni e lesioni chimiche
L’occhio è uno degli organi più sensibili a qualsiasi agente capace di provocare ustioni, sia ustioni termiche sia lesioni causate da prodotti chimici caustici, cioè ustioni da sostanze caustiche. Se non si applica subito l’opportuno trattamento, queste lesioni possono lasciare conseguenze irreversibili che alterano la funzione visiva. Per impedire che ciò possa verificarsi, bisogna arrestare il più presto possibile l’azione dell’agente lesivo; infatti, i tessuti colpiti rimangono a temperatura elevata o sono impregnati dalla sostanza caustica, e quindi le lesioni si possono estendere e approfondire. Per evitare queste evenienze bisogna effettuare immediatamente un lavaggio con un getto d’acqua fredda, che deve durare per 20 minuti. Quindi si può applicare una cura simile a quella delle ferite, con l’instillazione di un antibiotico e di un anestetico mediante un collirio, coprendo poi l’occhio. Dopo aver eseguito queste prime cure, bisogna recarsi in un centro medico per ricevere il trattamento definitivo.

 

ATTIVITÀ PER LE COMPETENZE

1- Cosa caratterizza le radiazioni nucleari?

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2- Quali sono i principali impieghi delle sostanze radioattive ?

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3- Quali sono le caratteristiche di un rifugio?

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4- Come avviene l’intervento di decontaminazione?

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5- Qual è l’organo più a rischio in questo tipo di incidenti?

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