Curcio Medie

Processo di modificazione della percezione e del comportamento dovuto all’esperienza.
L’apprendimento deriva dal rapporto fra l’individuo e l’ambiente e presuppone da parte del primo un’attività, un addestramento, una risposta a determinati stimoli; in questo senso, si distingue dalla maturazione che è un processo interno dell’organismo.
Nell’apprendimento distinguiamo diversi livelli (dalle semplici abitudini dell’animale, alle abilità più complesse dell’uomo), i quali dipendono dal tipo di esperienze e dalle potenziali disponibilità del patrimonio neuromuscolare e mentale. La forma più semplice di apprendimento è costituita dalla combinazione o associazione di due stimoli (esperienze), che si presentano in stretta prossimità di spazio e di tempo e che danno luogo alla formazione dei riflessi condizionati. Gran parte dell’apprendimento infantile avviene per associazione di idee. Un’altra forma di apprendimento si realizza per tentativi ed errori ed è su questa base che si acquistano alcune fondamentali capacità psicomotorie (camminare, scrivere, leggere, andare in bicicletta, guidare l’auto ecc.) e altrettanto fondamentali abilità professionali di tipo artigianale e manuale in genere.
L’apprendimento, attraverso le forme più complesse dell’intuizione e della risoluzione dei problemi, riceve una particolare canalizzazione nella vita scolastica. Esso nasce da un bisogno, dalla necessità di superare un ostacolo, una difficoltà; alla sua base stanno quindi la motivazione e la volontà. Esso può essere più o meno favorito dagli accorgimenti educativi della famiglia e della scuola, come premi, punizioni, frustrazioni e incoraggiamenti.