Curcio Medie

Iperonimi e iponimi

Leggi attentamente le seguenti frasi.
« Domani ho l’interrogazione di geografia sull’Europa, approfondendo l’Italia e il Lazio
« Il pianeta in cui viviamo è la Terra. »
« Tra tutti i gatti esistenti nel mondo, quello più bello è il siriano. »
Le parole evidenziate in corsivo grassetto nelle frasi hanno tra loro un rapporto di inclusione. Ciò vuol dire che alcune di esse includono, cioè comprendono in sé, il significato di altre.

RICORDA
La parola che contiene in sé il significato di un’altra viene definita iperonimo. Questa parola deriva dal greco hypér, “sopra” e ónyma, “nome”. Al contrario, la parola il cui significato è compreso in quello dell’iperònimo si chiama iponimo. Questa parola deriva dal greco hypó, “sotto” e ónyma, “nome”.
Ma attenzione: a volte può accadere che un iperonimo sia a sua volta iponimo rispetto a un’altra parola.
Guardiamo insieme lo schema:

 

 

 

Come vedi, Europa è iperònimo rispetto ad Italia; Italia è iperònimo rispetto a Lazio, ma è ipònimo rispetto a Europa; Lazio è ipònimo rispetto ad Italia.
Proprio come le scatole cinesi, i significati delle parole prese in esempio stanno uno dento l’altro. Ciò crea quello che è denominato rapporto di inclusione. Cos’è questo rapporto d’inclusione? È il rapporto esistente tra parole che hanno un significato più ampio e generale, (dette iperònimi), e quelle dotate di un significato più ristretto e particolare (dette ipònimi).
Ma quand’è che usiamo gli iperònimi e gli ipònimi?
I primi per rendere la comunicazione veloce, diretta e non colma di dettagli non necessari. I secondi, al contrario, per entrare nel dettaglio e indicare concetti ben definiti e specifici.
Così come i sinonimi, anche gli ipònimi e gli iperònimi vengono utilizzati per evitare fastidiose ripetizioni. Ecco alcuni esempi:
“Guardare il mio gatto mentre dorme è davvero divertente: questo felino, infatti, assume posizioni davvero bizzarre durante il sonno”.
“Il dottore ha suggerito a Michele di bere una spremuta d’arancia una volta al giorno poiché questo frutto contiene la vitamina C.”

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