Curcio Medie

Genere e numero dei nomi

Andiamo a scoprire il genere e il numero dei nomi!

Il maschile e il femminile

Considera i seguenti nomi:

Luca    Mamma   Nonno  Maria

Quando leggi questi nomi, immagini una persona di sesso maschile o femminile.
I nomi, infatti, possono essere di genere maschile o femminile.

>> Genere maschile:

Luca
Nonno

>> Genere femminile:

Mamma
Maria

RICORDA

I nomi di genere maschile si riferiscono a persone, animali o cose di sesso  maschile. I nomi di genere femminile si riferiscono a persone, animali o cose di sesso femminile.

 

Attenzione:

>> Esistono dei nomi di persona e di animali di genere femminile che però si riferiscono a persone e animali di sesso maschile:

La punta (nel gioco del calcio)
La guardia
La guida
La lucertola (che include anche lucertole di sesso maschile)

>> Esistono, inoltre, dei nomi di genere maschile che si riferiscono a persone e animali di sesso femminile:

Il contralto
Il soprano
Il camaleonte

Quando invece ci riferiamo ai nomi di cose, la distinzione tra maschile e femminile non si fa in base al sesso, ma è stabilita dall’uso linguistico. Non ci sono spiegazioni per cui nomi come telefono, albero, pallone siano considerati maschili e altri come penna, borsa, spada siano considerati femminili.

 

Come riconoscere i nomi

Considera le frasi:

Ho preso la macchina e sono andata al mare.

Carlo ha aperto il cancello ed è uscito.

In queste frasi, il nome è preceduto dall’articolo che ci permette di individuarne subito il genere poiché, come abbiamo verificato, l’articolo concorda sempre in genere e numero con il nome cui si accompagna.
È facile quindi comprendere che il nome macchina è femminile, mentre il nome cancello è maschile.
Quando però, i nomi non si accompagnano all’articolo, il problema diventa più complesso.
Per riconoscere il genere del nome, di solito facciamo riferimento all’abitudine e all’esperienza che ci guidano sull’uso che ne facciamo abitualmente. In caso di dubbio è, tuttavia, opportuno consultare il dizionario che ci indica sempre il genere e il numero di un nome.
Possiamo comunque seguire delle indicazioni di base.

Sono nomi di genere maschile

>> i nomi che terminano con la vocale o ;                                    
carro, muro, corpo

Attenzione:
alcuni nomi che terminano per «o» sono femminili (la moto, la foto, la pallavolo). Il nome eco, al singolare è usato al femminile un’eco mentre al plurale è maschile gli echi.

>> i nomi stranieri che terminano per consonante;                        
stop, radar, computer

Attenzione:
sono femminili quei nomi che, pur terminando con una consonante, nella lingua di origine sono femminili (la star, la miss): 

>> i nomi dei metalli e degli elementi chimici;                             
il nichel, il ferro, il cromo

>> i nomi delle lingue e dei dialetti;                                          
il latino, il francese, il napoletano

>> i nomi dei punti cardinali;                                                    
il nord, il sud

>> nomi propri di fiumi, monti, laghi;                                        
Il Tevere, il Vesuvio, lo Stromboli

Attenzione:
alcuni nomi sono femminili: la Sila, la Senna. 

>> i nomi degli alberi;                                                              
il pruno, il pero, il ciliegio

Attenzione:
alcuni sono femminili: la sequoia, la quercia, la magnolia. 

>> i nomi dei mesi e dei giorni della settimana.                            
il giovedì, il lontano agosto

 

Sono nomi di genere femminile
>> i nomi che terminano in a;                                                    

la scuola, la mamma

Attenzione
alcuni sono maschili: il pigiama, il pirata. 

>> i nomi che terminano in i;                                                      
la tesi, la crisi,

Attenzione:
alcuni sono maschili: il bisturi, il brindisi.

>> i nomi dei frutti  ;                                                                 
la mela, la pera

Attenzione:
alcuni sono maschili: il fico, il mango, il mirtillo.

>> i nomi delle lettere dell’alfabeto;                                 
la A, la B, la C

>> i nomi delle scienze;                                                
 l’informatica, la biologia

>> i nomi di città, di isole, di continenti, di regioni.          
 la Toscana, la Cina, la bella Parigi

Attenzione:
alcuni nomi sono maschili: Il Cario, Il Messico, il Perù.


Possono essere maschili e femminili
:
>> i nomi che terminano in e;                                            
il dente, la mente, il miele, la nave

>> i nomi che terminano con la vocale accentata.                
 il caffè, la felicità, la fedeltà, il tè

 

La formazione del femminile
Consideriamo le parole:

gatto              gatta

Come abbiamo visto, ci sono nomi con un genere fisso che possono essere o maschili o femminili.  Alcuni nomi, come quelli di persone ma anche di cose o animali possono avere sia il femminile sia il maschile.
In base a come avviene il passaggio dal maschile al femminile possiamo distinguere quattro categorie di nomi:

nomi mobili;
nomi indipendenti;
nomi di genere comune;
nomi di genere promiscuo.

I nomi mobili passano dalla forma maschile a quella femminile modificando la parte finale della parola:

maschile

 

Femminile

 

-o

amico

soldato

-a

-essa

amica

soldatessa

-a

poeta

-essa

poetessa

-e

signore

conte

- a

-essa

signora

contessa

-ore

autore

pastore

professore

-rice

-ra

-essa

autrice

pastora

professoressa

Attenzione:
alcuni nomi formano il femminile senza seguire regole:

>> Re                  Regina
>> cane              Cagna
>> eroe               eroina

Sono nomi indipendenti quelli che hanno una forma completamente diversa dal maschile al femminile:

maschile

femminile

abate

badessa

bue

mucca

cavaliere

dama

maiale

scrofa

prete

suora

toro

mucca

Sono nomi di genere comune quelli che, invece, hanno la stessa forma sia al maschile sia al femminile. Di questi nomi, è possibile individuare il genere solo in base al contesto della frase.

maschile

femminile

un insegnante

un’insegnante

il dirigente

la dirigente

il nipote

la nipote

un artista

un’artista

il pianista

la pianista

il custode

la custode

I nomi di genere promiscuo (quasi tutti nomi di animali) hanno un’unica forma al maschile e al femminile per indicare sia il maschio sia la femmina.
delfino       aquila    pantera   serpente      lepre

Quando è necessario specificarne il genere, si aggiunge al nome la parola maschio o femmina.
il delfino maschio                               l’aquila femmina

Considera i nomi:

Banco    Banca

Siamo sicuri che banca sia il femminile di banco? Evidentemente no.
Ci sono dei nomi che sembrano avere una forma maschile e femminile ma, in realtà, sono nomi diversi che dal maschile al femminile cambiano completamente significato. Si chiamano falsi cambiamenti di genere.

arco

arma

Arca

cassa

baleno

fulmine

Balena

animale

bollo

timbro

Bolla

rigonfiamento sferico

calo

diminuzione

Cala

insenatura marina

casello

punto di entrata in autostrada

Casella

postale o quadratino da annerire

fodero

astuccio

Fodera

tessuto per rivestire l’interno degli abiti

 

Uno o tanti?
Osserva le frasi:

 I gatti miagolavano alla luna.
 Il gatto miagolava alla luna.

Nelle frasi che hai appena letto, troviamo lo stesso nome che però, nel primo caso, indica un gruppo di gatti, nel secondo caso un solo gatto.
Nel primo caso, il numero espresso dal nome si dice plurale.
Nel secondo caso, il numero espresso dal nome si dice singolare. 

RICORDA

Il numero singolare indica una sola persona, cosa o animale. Il numero plurale indica più cose, persone o animali.

Il passaggio dal singolare al plurale non avviene nello stesso modo per ogni nome.

>> I nomi che variano dal singolare al plurale sono detti variabili.
>> I nomi che mantengono la stessa forma dal singolare al plurale sono detti invariabili.
>> I nomi che hanno solo il singolare o solo il plurale sono detti difettivi.
>> I nomi che hanno due plurali sono detti sovrabbondanti.

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