Curcio Medie

Città della Palestina divisa politicamente fra Israele, di cui è la capitale, e Giordania.

È città santa dell’ebraismo, del cristianesimo e dell’islamismo. Quando gli ebrei compirono la loro lenta conquista delle città cananee dopo il 1500 a.C., Gerusalemme resistette più a lungo delle altre, e fu presa da re David solo alla fine del XI secolo. In essa David portò l’arca dell’alleanza e la creò capitale, conferendole in tal modo il carattere di città sacra, centro e simbolo della nazione ebraica e del suo monoteismo. Divenuta ancora più bella sotto Salomone che vi eresse il celebre tempio, Gerusalemme fu poi capitale del regno di Giuda. Subì alterne vicende, fra cui il saccheggio da parte degli egizi (circa 927 a.C.). Respinto probabilmente l’attacco del re assiro Sennacherib, Gerusalemme subì un secolo dopo l’ostilità del regno babilonese: Nabucodonosor, distrutto il tempio e devastata la città, ne deportò a Babilonia la popolazione con tutti gli altri ebrei (cattività babilonese, 587 a.C.).

Dopo l’editto di Ciro (538 a.C.) il popolo ebraico tornò in Palestina e Gerusalemme rivide una certa prosperità. Presa da Alessandro Magno (v. Alessandro III Magno) (331 a.C.), cadde poi sotto il dominio dei Seleucidi e subì una forte influenza ellenizzante. I romani aiutarono Erode il Grande nella conquista del regno di Giuda (37 a.C.); sotto costui Gerusalemme ebbe un periodo di particolare splendore, celebri furono il fasto e la grandiosità del tempio e della reggia da lui costruiti. Teatro della morte di Gesù durante il regno di Erode Antipa, la città fu soggetta più tardi a governatori romani e divenne centro dell’estrema resistenza nazionale ebraica, che provocò l’aspra repressione culminata nel durissimo assedio, nella distruzione della città e nell’incendio del tempio, divampato nonostante l’ordine contrario dell’imperatore Tito (70).
Sui suoi resti sorse la colonia romana di Elia Capitolina, che ebbe mediocre importanza e aspetto architettonico (v. architettura) ellenistico romano.
Ma con l’affermarsi del cristianesimo (IV secolo), Gerusalemme tornò ad avere un nuovo carattere sacro divenendo centro di culto e meta di pellegrinaggi. Gli imperatori, a cominciare da Costantino (v. Costantino I imperatore), favorirono il nascere dei suoi santuari, mentre il suo vescovo assunse il titolo di patriarca (451). Divenuta sacra anche per i musulmani (v. islamismo), fu teatro di tre culti distinti, i cui fedeli non furono sempre tolleranti gli uni verso gli altri. Fu successivamente conquistata dai latini della I crociata, e ripresa dal Saladino (1187).

Dal tempo delle crociate, Gerusalemme ha goduto della protezione dei sovrani europei che cercarono di tutelare l’accesso ai luoghi santi dei pellegrini cristiani.